“Io vado allo stadio con mia madre”, quando dicevo questo la gente mi guardava strano, qualcuno diceva “Non ho capito…”, qualcun altro rideva : “Come co’ tu’ madre”.
Lei era venuta qualche volta già dall’anno del Flaminio con il biglietto, ma l’amore definitivo per lo stadio c’è stato la sera che venne a vedere Roma-Torino di Coppa Italia, la finale persa (strano la Roma che perde una finale), in quella sera sbocciò il suo amore per lo stadio e quindi per l’anno successivo, trovò un posto accanto a me visto che io ero già abbonato dal 1989.
Siamo stati abbonati insieme fino al 2006, poi se n’è andata in un mese, la sua ultima partita allo stadio Roma-Inter 1-1 dove Materazzi ci pareggiò di testa alla fine, se n’è andata dopo una partita di merda di una stagione di merda, la peggiore di sempre da quando seguo la Roma.
Dopo qualche mese di depressione, mi serviva qualcosa per onorarla, ho quindi unito la mia passione per il canto e la nostra passione per la Roma ed ho creato dal nulla il Cantautore Giallorosso, una sorta di eroe che cantava l’amore per questi colori a titolo gratuito.