Mi chiamo Andrea Taloni

Ho 50 anni ma solo all’anagrafe, nella realtà sono un giovanissimo content creator in vari ambiti (produzioni grafiche, di video, di animazioni, di canzoni, di disegni, di format radiofonici e negli anni ho operato su varie piattaforme, principalmente youtube.

Sono un autodidatta che si è fatto da sé, armato da una grande curiosità e voglia di migliorarsi. Questa voglia mi ha portato a raggiungere grandi traguardi in ambito lavorativo e nelle mie passioni extra lavoro.

Mi sembrava giusto raccontare la mia vita e le mie passioni tramite questo blog, non per dimostrare qualcosa a qualcuno ma per tenerne traccia (CLICCA QUI per accedere al BLOG)

Sbagliare è essenziale

Essendo come dicevamo un autodidatta, spesso per raggiungere i traguardi prefissati mi sono dovuto buttare, a volte anche anticipando i tempi e con una competenza non proprio al 100%.
Quando passa il treno, non si ha tempo di ragionare e valutare, quello che bisogna fare è salirci al volo.

Questo tipo di atteggiamento ovviamente ti espone a brutte figure private e pubbliche, ma non si tratta di sconfitte, si tratta solo di preparazione a future vittorie.

E poi diciamocelo, ma quanto è bello partire con gli sfavori del pronostico e ribaltare i giudizi a tuo favore?

Ho sempre voluto fare questo nella vita ma in tenera età, quando si sceglie il percorso di studi, mi è mancato il coraggio di impormi e sono così finito a studiare per diventare geometra.
Un tipo di studi che non ho mai amato a cui ho voluto aggiungere un altro errore ed un’altra perdita di tempo, 3 anni di architettura e 2 esami.

Ma gli errori non finiscono qui. Uscito dall’università volevo dimostrare di non essere un perditempo e quindi ho fatto di tutto, dal venditore porta a porta con infimi risultati, all’audioprotesista con mediocri risultati, al cameriere con esilaranti risultati.

Quest’ultima esperienza però (era il 1997) mi ha forgiato il carattere e mi ha dato modo di fare la conoscenza di 2 mostri sacri della ristorazione romana, Arcangelo Dandini e Gabriele Bonci.

Non contento di sbagliare ho fatto per 20 anni (con alterni buoni risultati) un lavoro che detestavo, tecnico informatico e sistemista, risolvere problemi degli altri applicando la sola razionalità. Povero me.

Cosa mi ha salvato? Il fatto in quei 20 anni (2000-2020) mi sono messo a studiare per conto mio grafica, montaggio video, animazione 2D. Lo facevo nelle pause pranzo a lavoro, lo facevo la sera fino a tardi, lo facevo a volte il sabato o la domenica.

Tutta questa preparazione mi ha portato a rispondere presente sotto Covid ad una necessità sul mio stesso posto di lavoro. Io, tecnico informatico con l’appalto in scadenza, partito con gli sfavori del pronostico, ho presentato dei tutorial animati su come stava cambiando il mondo del lavoro con lo smart working e sono riuscito a cambiare lavoro, stipendio e vita.

La mia motivazione intrinseca

In realtà ho iniziato molto prima del 2020 a togliermi belle soddisfazioni. Io sono una persona armata dalla motivazione intrinseca, faccio cose perché mi piace farle e non per i soldi o la notorietà, le faccio per me.

Un esempio su tutti : Il Cantautore Giallorosso.

Questa è una mia grande passione, scrivere canzoni. C’è un mio grande amico che da una decina di anni scrive canzoni sulla Roma utilizzando le cover ossia basi di canzoni famose. Perché? Non saprebbe produrne di inedite? Ma certo che si è un grande artista ma, semplicemente perché in maniera astuta, ha capito che utilizzando le cover, il successo sarebbe stato garantito. Testi ben scritto su canzoni famose, l’ascoltatore conosce il pezzo e lo impara subito.
Io ho avuto meno successo di lui. Perché? Perché io, partito qualche anno prima di lui, ho voluto fare canzoni integralmente inedite (musica e testo). Quello che volevo era trarre soddisfazione e godimento da questo mio hobby disinteressandomi di tutto il resto.

Fuori dal contesto lavorativo (a volte anche nel) ho sempre fatto ciò che volevo, ciò che mi faceva stare meglio.

Ho fatto radio gratuitamente perché potevo portare i miei format, potevo realizzare intere trasmissioni radiofoniche inventandomi dei personaggi comici. Ho sempre avuto carta bianca.

Ho disegnato maglie da calcio per un torneo senza guadagnarci nulla solo per poter creare i miei design, ciò che avevo in testa.

Per i soldi spesso bisogna scendere a compromessi, accettare dei paletti che rovinano la creatività, sul lavoro posso e debbo accettarli, fuori dal lavoro proprio no.

Cronistoria di un creativo tuttofare

Mettetevi comodi, cercherò di condensare in poche righe (tornandoci in maniera più approfondita dentro il sito), tutto ciò che ho fatto in questi anni.

Sono tante le passioni che coltivo e questo non è sempre stato un pregio perchè mi ha portato alla dispersione di energie e alla mancanza di focus.

Un po’ come il geometra (non a caso sono figlio di geometra e diplomato geometra) che sa fare tutto mediamente bene ma non è un architetto, non è un ingegnere, non è insomma uno specialista del settore.

Esempio? Scrivo canzoni dagli anni 90 che escono con musiche inedite? Ho studiato canto? No. So suonare qualcosa? Si, il citofono.